Quando le nostre piccole storie entrano nella Storia… perchè la Storia siamo noi!

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Oggi in classe abbiamo approfondito il legame che intercorre tra storia e memoria; memoria individuale, collettiva e di “stato-nazione”.

Quali sono le più importanti fonti storiche? Le testimonianze dirette, le lettere e i diari dei soldati ci restituiscono uno sguardo concreto e reale sulla quotidianità al fronte.

Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.

Giuseppe Ungaretti

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Leggendo insieme le numerose testimonianze ci accorgiamo inoltre che le piccole storie confluiscono sempre nella grande storia… e che tutte valgono la pena di essere ricordate…

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Questo materiale ci servirà, nel corso dei prossimi appuntamenti, a definire una sceneggiatura per il nostro cortometraggio di animazione…

La memoria storica nella città: una stratificazione di segni, simboli e stili.

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Ci troviamo nel Parco della Rimembranza di Trieste, una vasta area monumentale che avvolge il colle di San Giusto. La parola monumento deriva dal latino “monumentum” che significa ricordo. Qui ogni pietra riporta scritto un nome e custodisce il ricordo di chi la guerra l’ha combattuta in prima persona. I ragazzi sono incuriositi, poggiano lo sguardo attento sulle lapidi e sulle iscrizioni.  Qui la guerra viene rappresentata come un alto momento di eroismo e di coraggio, un sacrificio necessario per la salvezza della patria.

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Qual’è quindi la reale percezione della guerra maturata dalla società? Per noi oggi è ovvio condannare il conflitto armato, la tortura e crimini commessi. I ragazzi ci pongono numerose domande. Perchè glorificare la guerra? La memoria è un processo costruttivo identitario che richiede molto tempo.

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Le città si sono ricoperte nel tempo di questi segni della memoria che le società hanno apposto e sovrapposto di volta in volta a raccontare e tramandare i grandi fatti e nomi ritenuti degli di pubblico riconoscimento. Gli eventi ed i personaggi designati come rappresentativi del fatto da ricordare, affermatisi al momento come segno distintivo dell’identità della comunità che li ha apposti, affiancandosi e accumulandosi gli uni accanto gli altri, si sono così depositati nelle nostre città sotto forma di lapidi, edifici e altre opere d’arte. Il tempo e il cambiamento delle società ne ha eliminato una parte, ha rimesso in luce vecchi o nuovi segni considerati più importanti, ne ha lasciato languire in disparte altri.

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