Gas! Gas! Rapidi, ragazzi! – Un brancolare frenetico,
mettendosi i goffi elmetti appena in tempo;
ma ancora qualcuno stava gridando e inciampando,
e si dimenava come un uomo nel fuoco o calce viva…
Pallidi, attraverso i vetri appannati e la luce verde spessa,
come sotto un mare verde, lo vidi annegare.
I “tentacoli” della guerra raggiungono il Cantiere Navale di San Rocco (oggi Porto San Rocco – Muggia, Trieste)… Per una breve storia del cantiere leggete qui.
Come insegna Fredric Brown con “La Sentinella”, spesso l’immaginazione ci aiuta a comprendere meglio questioni concrete e purtroppo ancora attuali…
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Un’umanità ferita. Una terra offesa. Un recinto, che divide due fondi terrieri confinanti, si trasforma in una profonda voragine; una linea di scontro, terreno di una sanguinosa battaglia… Ecco la metafora portante di questo video.
Si chiudono, con questo appuntamento, i due moduli laboratoriali alla S.E.Edilmaster di Trieste. Durante l’attività abbiamo approfondito il delicato percorso esistenziale di uomini e contadini furono gettati nel pantano del primo grande conflitto. Altresì abbiamo visto, attraverso la mostra “Europa in Guerra – Tracce del Secolo Breve”, quando la “cultura della crescita” fordista abbia posto le basi di un nuovo “genere” di conflitto: la guerra moderna, la guerra totale. Una guerra totale sotto tutti i punti di vista; geografico, sociale e produttivo. Un terreno di prova per le nuove armi e per i nuovi prodotti (in serie) provenienti dalla “catena di montaggio”. Il soldato diviene quindi l’ingranaggio più piccolo di un “conflitto” eletto a sistema economico-sociale che coinvolge tutti: intellettuali, operai, civili, donne e bambini. Gli albori del tempo che viviamo noi oggi…
Ascoltate o popolo italiano
che della guerra notizia vi dò
e tutti quanti attenzione prestate
che tutti quanti pianger vi fo
La stampa venduta
Di tante menzogne
Ha pieni i suoi fogli
Vi han fatto abbagliar
Di mille fandonie
v’han piena la testa
per meglio portarvi
supini a morir.
Ai vecchi confini
voi tutti correste
gridando a gran voce
vai fuori o stranier.
Ma il vero nemico
dei vostri interessi
con riso satanico
in cuore gioì.
E ancora una volta
le maglie stringeva
di quella catena
che servi vi fa
Il vero nemico
del vostro avvenire
un solo è davvero
il gran capital.
Don din don
Al rombo
Del canon.
Lavoratori soldati – di P. Pizzuto e P. Pietrobelli – 1917