SCENEggiando…

Oggi, organizzando i testi letti e i contenuti appresi, abbiamo realizzato la prima bozza dello storyboard.

Da esso emerge una traccia narrativa incentrata sulla condizione umana-esistenziale del soldato; forse la “grande” guerra è la somma di tutti i nostri conflitti interiori..?

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Due trincee opposte. Un soldato scruta il fazzoletto di terra che lo separa dalla barricata nemica e ad un tratto incrocia lo sguardo con il nemico. Il fango ricopre volti ed uniformi. L’uno sembra il riflesso dell’altro. Sembrano la stessa persona. Entrambi, in un momento di riflessione, immaginano/ricordano/auspicano una tregua…

Nel prossimo appuntamento concluderemo la sceneggiatura ed inizieremo la costruzione dei personaggi e delle scenografie…

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La presentazione del progetto alle scuole

Inizia la presentazione del progetto presso le scuole: con i ragazzi si discute sui contenuti didattici e sugli aspetti tecnici, ovvero sulla rappresentazione cinematografica d’animazione della “guerra”; da “La Guerra e il sogno di Momi” (1917) a “Un valzer con Bashir” (2009, vincitore Golden Globe per miglior film straniero).

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Ai ragazzi vengono inoltre illustrate, attraverso due brevi demo, le tecniche che potranno sperimentare nel corso delle attività; l’animazione di silhouette (video 1) e la pixillation (video 2).

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“L’Europa in Guerra” al Magazzino delle Idee

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L’Europa in Guerra – Tracce del Secolo Breve

Risultato di una ricerca e una rappresentazione fuori da ogni retorica la mostra “L’Europa in guerra. Tracce di un secolo breve” curata da Piero Del Giudice, attraverso linguaggi visivi molteplici, mette in scena tragedie e lutti della guerra, movimenti e singole persone che alla guerra si oppongono, soldati e anche ufficiali che alla morte si ribellano, sovversioni e diserzioni, la sopravvivenza nelle trincee, le sterminate distese di morti . La mostra esplora:

  • le cause e gli interessi che hanno scatenato il conflitto;
  • le condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella guerra mondiale;
  • le ribellioni; quella grande e riuscita in Russia con la rivoluzione bolscevica, quella fallita nel gennaio 1919 del sollevamento spartachista;
  • i tentativi di rivolta individuali, soprattutto evidenti nell’ampia scelta di “lettere censurate” di soldati e famiglie di soldati o ufficiali, reperite nel fondo dell’Archivio Centrale di Stato a tutt’oggi inedite, esposte nella mostra e riprodotte nel catalogo.

Il saggio che apre l’enorme e documentato catalogo che accompagna la mostra (circa 1000 pag con oltre 50 contributi, edito dalle edizioni ‘e’ di Trieste) si titola La guerra fordista,. La morte in trincea come copia luttuosa, analogia e fatale parallelo del lavoro di fabbrica e delle campagne nell’età taylorista. Dix, Grosz, Kollwitz, Leger, Sironi, Balla, Sartorio, Brass, Levis, Lugli, Salvarani, Quarenghi fino a Depero, Scalarini, Helios Gagliardo, Guala, Mura e decine di altre presenze artistiche indagano lo “schock” che questa guerra determina nell’arte accademica e “alta”. Si apre, con questa mostra, un drammatico capitolo di “arte di guerra” e si tenta una indagine sulle arti “basse” – di artigiani, contadini e operai di trincea – alzando sulle pareti vicino ai grandi artisti presenti, opere popolari. La mostra è realizzata da Fondazione Museo Storico del Trentino in collaborazione con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Provincia di Trieste, con l’organizzazione della cooperativa sociale La Collina.

Magazzino delle Idee

Corso Cavour, 2 – Trieste

dal 30 novembre 2014 al 28 febbraio 2015

lun, mar, mer: 9.30 – 13.30

gio: 9.30 – 17.00 ven: 15.30 – 19.30

sab, dom: 10.00 – 13.00 / 15.30 -19.30

Ingresso gratuito

http://www.traccedelsecolobreve.com/